Lo spirito del tempo by Morin

Lo spirito del tempo by Morin

autore:Morin [Morin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2018-01-16T23:00:00+00:00


Capitolo quindicesimo

La promozione dei valori femminili

Erede della cultura borghese, che, più che all’uomo, guarda alla donna divoratrice di romanzi, influenzata da una civiltà in cui si attenuano gli aspetti più brutali della condizione umana (lotta per la vita, competizione, violenza fisica), la cultura di massa si orienta, per sua natura, verso la promozione dei valori femminili. Nel giro di mezzo secolo, negli Stati Uniti, il viso della cover-girl ha preso il posto del pioniere puritano e dell’uomo d’affari di successo.

In questo, è possibile riconoscere il riflesso di un aspetto ben noto dell’evoluzione: “la femminizzazione” delle civiltà che hanno raggiunto un certo livello di benessere o di ricchezza, quella “fioritura” che è già “decadenza” in quanto “rammollimento”?

In seno alla cultura di massa, i temi “maschili” (aggressione, avventura, delitto) sono proiettivi, quelli “femminili” (amore, casa, comodità) sono identificativi.

È tuttavia necessario sottolineare che la parte “virile” non è solamente sognata, ma trova nuovi e maggiori sbocchi in un settore ludico che è quello dello sport e del divertimento. In effetti, lo sport è il terreno di virilità riaperto e sviluppato dalla cultura di massa. Tra i diversi sport, particolare attenzione merita il “judo”, che forse si diffonde perché costituisce una tecnica di autoaffermazione perentoria.

Forse bisogna prestare attenzione al nuovo sviluppo della caccia (compresi i metodi di caccia tipici della pesca – subacquea e con l’arpione)54. Benché la caccia sia poco praticata dagli abitanti dei grandi agglomerati urbani e benché sia un tema marginale nella cultura di massa, essa deve essere considerata non come un retaggio in via di estinzione, ma come un tentativo di recuperare i valori virili.

È tuttavia in ambito ludico che lo sport, il judo e la caccia salvaguardano o fanno rinascere i valori maschili. Si tratta certamente di una pratica, ma di una pratica ludica. La vera prassi culturale riguarda i valori “femminili”: amore, comodità, benessere.

La cultura di massa è femminile e maschile, nel senso che nei film, nei giornali, alla radio e in televisione, si possono trovare contenuti di interesse sia maschile sia femminile. Forse lo sport interessa più gli uomini, ma non esistono settori prettamente maschili nella cultura di massa. Il tentativo di un giornale per uomini (“Adam”) rimane isolato e circoscritto. Al contrario, nella stampa di massa, si è sviluppato un immenso settore femminile autonomo – dai giornali per bambine fino ai settimanali rosa.

In Francia, la stampa femminile ha raggiunto una tiratura di dieci milioni di copie alla settimana, che diventano quindici milioni nella settimana in cui escono le riviste mensili. Sei milioni per le riviste femminili (“Marie-Claire”, “Écho de la Mode”, “Elle”, “Femmes d’Aujourd’hui”, “Marie-France”), cinque milioni per la stampa rosa (“Nous Deux”, “Confidences”, “Festival”), tre milioni per le riviste di moda, cucito, cartamodelli, ecc.

Questa stampa femminile, che nasce nel 1937 con “Confidences”, si impadronisce, trasformandoli, della letteratura sentimentale a buon mercato e del giornalismo relativo alla moda e ai cartamodelli. Si distingue dalla scarna stampa femminista che la precede (il “Journal de la Femme”, di Raymonde Machard). La femminilità prende il posto del femminismo. Possiamo



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